Duecento anni dalla nascita del “generale”: Friedrich Engels
Le informazioni biografiche riportate in questo breve cenno commemorativo in memoria di Friedrich Engels sono in gran parte, ma non esclusivamente, tratte da The Frock-Coated Communist: the revolutionary life of Friedrich Engels di Tristram Hunt, edito dalla Penguin Books nel 2009.
Engels nasce il 28 novembre 1820 alle nove di sera nell’allora cittadina di Barmen, oggi un distretto urbano di Wuppertal, attraversata dal fiume Wupper, in una famiglia di industriali da tre generazioni. Il bisnonno, Johann Caspar, passò dall’allevamento allo sbiancamento dei filati di lino, diventando la sua una delle maggiori attività industriali di Barmen. Il nonno e il padre continuarono l’attività di Johann, espandendola. Friedrich Engels senior, il padre di Engels, si ingrandì ulteriormente entrando in società con i fratelli Ermen, olandesi, allargando l’attività alla filatura del cotone e aprendo industrie a Manchester, Barmen ed Engelskirchen, quest’ultima situata (come Barmen) nell’odierno stato federale della Renania Settentrionale-Vestfalia, regione peraltro confinante a sud con lo stato federale della Renania-Palatinato, dove si trova Treviri, la città natale di Marx.
La madre di Engels, Elise van Haar, proveniva da una famiglia di uomini di lettere, maestri, filologi e pastori protestanti. Elise ebbe non poca influenza nel promuovere lo sviluppo intellettuale e letterario del figlio. Engels ebbe un’infanzia agiata e felice. Ad ogni modo la sua famiglia e soprattutto l’ambiente in cui era cresciuto erano piuttosto puritani e bigotti. Engels frequentò la Stadtschule fino a quattordici anni e quindi il ginnasio di Elberfeld, oggi un altro distretto urbano di Wuppertal, ma venne fatto ritirare dal padre a diciassette anni per lavorare nell’attività familiare, anche perché preoccupato dalla esuberante creatività intellettuale del figlio.
Fu mandato a Brema per un apprendistato come impiegato in un ufficio di commercio internazionale. Qui trovò un ambiente più aperto e iniziò a interessarsi al romanticismo e ai movimenti politici patriottici come la Junges Deutschland (Giovane Germania), la Giovine Italia di Mazzini, la Young England (Giovane Inghilterra) di Lord John Manners e fu particolarmente attratto dalle opere anticonformiste di Percy Bysshe Shelley. Incominciò, sempre mentre era a Brema, a scrivere articoli per il Telegraph für Deutschland vicino alla Junges Deutschland. Nel 1839 Engels scrive le Lettere da Wuppertal per il Telegraph dove espone la decadenza delle condizioni di vita nella regione dove era nato. Sempre nel 1839, dopo la lettura de La vita di Gesù criticamente esaminata di David Friedrich Strauss, Engels dichiara di essersi avvicinato alla filosofia hegeliana. Nel 1841 lascia Brema e, dopo alcuni mesi a Barmen, si arruola per il servizio di leva che lo condurrà a Berlino. Qui incomincia a frequentare le lezioni universitarie di Friedrich von Schelling messo lì per contrastare la diffusione della filosofia hegeliana. Engels ammette in una lettera alla sorella che l’unica cosa di militare che lo riguardasse a Berlino era l’uniforme. Engels quindi passò dal romanticismo repubblicano della Junges Deutschland ai Giovani Hegeliani, tra i quali spiccavano i fratelli Bruno e Edgar Bauer.
Nel novembre del 1842 Engels fu quindi mandato a Manchester dal padre per occuparsi degli affari della Ermen & Engels, ma sulla strada si fermò a Colonia per visitare la redazione della Rheinische Zeitung, con la quale collaborava e dove da poco era diventato direttore Karl Marx. Nonostante Marx fosse già molto stimato nel circolo dei Giovani Hegeliani, anche da Engels, questi accolse Engels con freddezza e diffidenza perché aveva un contenzioso teorico con Edgar e Bruno Bauer sulla direzione da dare al giornale, e considerava Engels un loro probabile alleato. In quel periodo Engels cominciò una corrispondenza con Moses Hess che lo avvicinò al socialismo. Una volta a Manchester, Engels imparò in prima persona la natura economica che si celava dietro allo scontro tra due classi, quella dei borghesi e quella dei lavoratori. Sentì da subito di parteggiare per la seconda, nonostante appartenesse alla prima. Durante questi anni conobbe diversi Cartisti [1], ma principalmente la sua compagna Mary Burns, un’emigrata irlandese di umili origini, operaia presso la fabbrica del padre. Mary introdusse Engels alla realtà della vita degli emigrati irlandesi. Engels utilizzò questi due anni di esperienza per scrivere. La condizione della classe lavoratrice in Inghilterra, che verrà pubblicata in tedesco un anno dopo, nel 1845. Continuava anche la sua collaborazione con la Rheinische Zeitung, convincendo sempre più Marx del suo valore.
Nell’estate del 1844, sulla via del ritorno a Barmen, si recò in visita a Marx a Parigi dove si trattenne per dieci giorni. Marx aveva lasciato Colonia già nell’autunno del 1843 dietro pressioni russe e a Parigi aveva fondato, assieme ad Arnold Ruge, una rivista di radicali franco-tedeschi, i Deutsch–Französische Jahrbücher (Annali franco-tedeschi). Il primo ed unico numero uscì nel febbraio del 1844 e conteneva articoli di Marx quali: Sulla questione ebraica e Per la critica della filosofia del diritto di Hegel, e di Engels: Lineamenti di una critica dell’Economia Politica. Sembra che fu proprio questo articolo di Engels a far interessare Marx allo studio dell’economia politica. Engels ricorda che fu allora, nell’estate del 1844, che iniziò il sodalizio con il “Moro” (nomignolo di Karl Marx) essendo tra loro in accordo su tutti i temi teorici. Durante quei giorni lavorarono su Critica della critica critica: contro Bruno Bauer e soci, che, per ammissione dello stesso Engels, fu poi rielaborata da Marx per diventare principalmente opera sua e fu ribattezzata: La sacra famiglia ovvero Critica della critica critica. Contro Bruno Bauer e soci.
Una volta a Barmen, Engels attirò su di sé l’attenzione delle autorità per una sua apparizione pubblica con Hess, parlando contro la società capitalista. Questo mandò su tutte le furie il padre che cercò quindi di tagliargli i fondi. Engels lasciò la Prussia per andare da Marx che ora era esiliato in Belgio (era stato infatti espulso dalla Francia dietro pressioni prussiane nel febbraio del 1845). Siamo nel maggio del 1845. I due affrontarono un viaggio studio di pochi mesi in Inghilterra, dove entrarono anche in contatto con la Lega dei Giusti d’ispirazione blanquista, ovvero cospirazionista. Successivamente i due tornarono a Bruxelles dove lavorarono su L’ideologia tedesca, ma questa opera non vide mai la luce del sole in quanto non trovarono nessun editore disposto a stamparla. Fu pubblicata solo nel 1932. Nel 1846 costituirono anche il Comitato di Corrispondenza Comunista, che si distingueva dai blanquisti per non credere in un’insurrezione che nottetempo avrebbe portato al comunismo mediante la dittatura, ma, al contrario, nello sviluppo completo del potere borghese (e quindi del sistema capitalista) come tappa necessaria per creare le condizioni della rivoluzione socialista. Furono quindi accusati di gradualismo dai blanquisti della Lega dei Giusti, come Wilhelm Weitling e Herman Krieg. Questi furono, a loro volta, duramente criticati dialetticamente da Marx ed Engels che ormai si stavano affermando come i socialisti scientifici.
Destino non diverso spettò al filosofo francese, autodefinitosi “anarchico classico”, Pierre-Joseph Proudhon, il quale era stato ammirato dai due per gli scritti sulla proprietà del 1840, ma che in merito a una discussione su Karl Grün [2], seccò Marx a tal punto da portarlo a scrivere il celebre libello Miseria della Filosofia, un’aperta demolizione di Filosofia della Miseria dello stesso Proudhon. Engels interruppe ogni relazione con Hess, per altro in malo modo, coinvolto addirittura in una relazione amorosa con sua moglie. Nel giugno del 1847 Marx ed Engels entrarono a far parte della Lega dei Giusti, Engels si fece eleggere rappresentante della sezione di Parigi. Il nome fu cambiato in Lega dei Comunisti. A Engels fu richiesto di stilare una sorta di “catechismo rivoluzionario”, che apparve col titolo di Abbozzo della professione di fede comunista. Engels completò la seconda bozza della Professione nell’ottobre del 1847 e la intitolò Principi del comunismo, servendo come base per il Manifesto del Partito Comunista. Marx ne aveva esposto i principi durante il congresso di novembre della Lega dei Comunisti e quindi fu commissionata a lui e a Engels la redazione del Manifesto. Questo fu pubblicato nel febbraio del 1848.
Nello stesso periodo scoppiarono i famosi moti costituzionali in mezza Europa. Dopo la rivolta di Palermo toccò a Parigi che mise in fuga il re Luigi Filippo. In Belgio, dove si trovavano i due rivoluzionari, non erano più ospiti graditi e dovettero partire, scegliendo Parigi dove la rivoluzione stava prendendo piede. I due furono accolti a braccia aperte dal governo provvisorio, ma la loro attenzione volgeva verso la Germania. Scrissero appunto Le Richieste del Partito Comunista di Germania. La rivoluzione scoppiò in Prussia a marzo. Marx ed Engels, di trenta e ventotto anni rispettivamente, rientrarono a Colonia. Marx riprese a lavorare sulla Neue Rheinische Zeitung. Intanto i due si trovarono a dover fronteggiare i cosiddetti “veri socialisti” di Colonia, seguaci di Hess e Grün, come Andreas Gottschalk leader della rivoluzione di marzo a Colonia. Gottschalk era per la costruzione immediata del socialismo. Marx ed Engels, ovviamente, erano per la formazione di un governo costituzionale borghese siccome non si poteva pensare di instaurare il socialismo là dove non si era sviluppata ancora a pieno la borghesia. Mentre Marx rimase a Colonia a dirigere la Neue Rheinische Zeitung, Engels si diresse a Barmen. Le forze dell’ordine iniziarono a perseguitare la redazione della Neue Rheinische Zeitung. Engels fu costretto alla fuga e si rifugiò in Belgio, che lo ricacciò in Francia, da cui giunse in Svizzera a novembre, mentre Marx rimase in Colonia.
La rivolta scoppiò proprio a Elberfeld, luogo di origine di Engels, nel maggio del 1849. Engels non poté esimersi e si presentò al Comitato di Sicurezza Pubblica, il quale gli diede il compito di ispezionare le barricate. La sua sostituzione sulle barricate del tricolore tedesco con la bandiera rossa però non era andata giù al Comitato e ai cittadini, ed Engels fu costretto ad andarsene per evitare fraintendimenti sul carattere politico del movimento. Un altro mandato di cattura fu emanato a carico di Engels e la Neue Rheinische Zeitung fu chiusa. Marx ed Engels si rifugiarono nel sud ovest della Germania, nel Baden e nel Palatinato. Engels fu arrestato per un giorno e rilasciato sotto pressione di varie personalità comuniste. Marx riparò a Parigi mentre Engels si aggregò a 800 volontari che marciavano su Kaiserslautern. Qui partecipò in prima persona ai combattimenti, dei quali scrisse, una volta al sicuro in Svizzera, La campagna per la costituzione imperiale tedesca. Intanto Marx fu costretto all’esilio dal nuovo regime di Luigi Bonaparte, partendo per Londra. Engels si trovò anche lui a dover “mettere la testa a posto” tornando per necessità a lavorare per il padre a Manchester. Il padre di Engels, oltre a sentirsi in obbligo di aiutare il figlio, aveva un concreto interesse a mettere suo figlio a guardia dei suoi interessi in Inghilterra mentre i fratelli Ermen lì facevano il bello e cattivo tempo. Engels fu molto diligente nel suo lavoro e fece uso delle sue sicure entrate, come è noto, per sostenere economicamente Marx e la sua famiglia. Engels non fece pesare questo a Marx nemmeno una volta.
Nonostante le memorie di Eleanor “Tussy” Marx [3] facciano supporre altrimenti (si veda la prefazione di Rivoluzione e Controrivoluzione in Germania), Engels si faceva spesso carico di curare la traduzione e lo stile degli articoli di Marx, quando questi erano effettivamente scritti dallo stesso. La serie di articoli commissionati dal New York Daily Tribute a Marx, furono in larga parte scritti da Engels. La principale preoccupazione di Engels in quel periodo era che Marx completasse la sua opera economica, Il Capitale. Engels informava Marx regolarmente su dettagli di gestione industriale e Marx richiedeva spesso la consulenza di Engels su temi inerenti Il Capitale. In questo periodo i due si scrivevano pressoché ogni giorno. Nel 1850 si mise a lavorare su La guerra dei contadini in Germania che trattava della rivolta contadina del 1520.
Tentò di entrare nel Daily News come esperto militare, ma fu rifiutato per scrivere articoli troppo tecnici, più indicati per una rivista specializzata. Nello stesso periodo scrisse un pamphlet anonimo sulla guerra di indipendenza italiana, Po e Reno. Questo ebbe un gran successo anche se solo pochi, come Marx, conoscevano l’identità dell’autore, credendo invece che fosse stato scritto da un generale prussiano, da cui il soprannome di Engels: “il generale”. Nel 1863 la sua compagna Mary muore per un arresto cardiaco. La risposta di Marx alla notizia fu a dir poco fredda ed egoista. Engels ne fu molto colpito e ci mise cinque giorni per trovare le forze di protestare per tale insensibilità. Marx riconobbe quindi il suo egoismo con vergogna. Engels rispose che era contento di non aver perso in una volta la sua compagna e il suo miglior amico. Engels quindi iniziò una relazione con la sorella di Mary, Lizzy Burns. Marx non commise più lo stesso errore e da allora mostrò considerazione per Lizzy. Engels visitò l’Irlanda due volte: la prima con Mary nel 1856 e la seconda con Lizzy nel 1869.
Nell’ottobre del 1864 fu fondata a Londra l’Associazione Internazionale dei Lavoratori (AIL), in cui Marx ed Engels facevano parte del Consiglio Generale ed Engels ne era segretario per Belgio, Italia, Spagna, Portogallo e Danimarca. Engels conosceva molte lingue tra le quali il russo, il portoghese, lo spagnolo l’italiano e diversi dialetti tra i quali il catalano, il provenzale e il milanese. Rispondeva ai vari mittenti nella loro lingua. Antonio Labriola, che il tedesco lo sapeva bene, commenta proprio di quanto sia grato a Engels per prendersi la briga di scrivere in italiano. Mikhail Bakunin si offrì come delegato della AIL per l’Italia. Dopo un breve soggiorno a Firenze si stabilì a Napoli. Da subito iniziò a organizzare una sua Alleanza che poi cercò di intrufolare nella AIL. Soprattutto dopo la Comune di Parigi (1871) si acuì la diatriba tra Marx, Engels e Bakunin. Nell’estate del 1867 finalmente il primo Volume de Il Capitale vide la luce. La preparazione di quest’opera era stata tutt’altro che lineare, aveva ricevuto diverse battute di arresto, distrazioni, ritardi, ripensamenti. Era stata concepita inizialmente in sei volumi. Marx ne concluse uno mentre era in vita. Il secondo e terzo volume furono messi insieme, a partire da un cumulo di note disordinate, di difficile decifrazione e interpretazione, proprio da Engels negli anni che vanno dal 1883 al 1885 per il secondo volume, e dal 1885 fino al 1894, non senza interruzioni, per il terzo volume. Un quarto volume, Teorie del plusvalore, fu pubblicato poi a cura di Karl Kautsky nel 1905, anche se Engels gli aveva ritirato l’affido dopo che i loro rapporti si erano raffreddati. Se per i volumi postumi è certo che la loro pubblicazione si debba esclusivamente allo sforzo immane di Engels, non è esagerato dire che anche per il primo volume il contributo di Engels, sia materiale che intellettuale, fu fondamentale. Engels aveva riconosciuto già nei suoi anni berlinesi il genio di Marx, ma questo non gli impedì di essere un po’ la guida del filosofo di Treviri. L’immagine di Engels come umile gregario non è veritiera. Engels fu il principale finanziatore di Marx, ma, ne fu anche il precursore per quanto concerne il socialismo e lo studio dell’economia politica, e fu il suo riferimento anche per ogni cosa che concernesse l’economia aziendale.
Nel 1869 il contratto tra Engels e il socio in affari Gottfried Ermen si era concluso, Engels ottenne una buonuscita di 12.500 sterline (circa 1.2 milioni di sterline attuali). Engels era finalmente libero da obblighi professionali e si trasferì a Londra. La casa di Engels a Londra al numero 122 di Regent’s Park Road, a dieci minuti da quella di Marx, era sempre piena di visitatori da tutta Europa. Durante la guerra franco-prussiana del 1870 riuscì a fare uno scoop sulle manovre delle truppe prussiane e predire la sconfitta francese di Sedan. A questa sconfitta di Luigi Bonaparte seguì la Comune di Parigi che fu spazzata via dal governo provvisorio francese proprio grazie all’aiuto prussiano. A Marx fu chiesto di scriverne un commento che è raccolto ne La Guerra civile in Francia. Engels stilò l’Almanacco Repubblicano in risposta agli anarchici. Al Congresso dell’Aja nel 1872, Bakunin e i cosiddetti “alleanzisti” furono espulsi dalla AIL che si trasferì poi a New York, ma che finì di esistere solo quattro anni più tardi. Nel 1875 si tenne a Gotha il congresso costitutivo della Sozalistiche Arbeiter Partei Deutschland, che univa il partito di Ferdinand Lassalle con quello di August Bebel e Wilhelm Liebknecht. Engels fu molto duro con Bebel per aver compromesso la linea del partito con le falle teoriche introdotte da Lassalle. Marx stilò La Critica al Programma di Gotha, che, come vedremo, fu pubblicata proprio per volere di Engels nel 1891. Nel 1878 Bismarck emanò leggi che vietavano alle organizzazioni socialiste di esistere, obbligando la Sozialdemokratische Arbeiterpartei Deutschlands all’illegalità. Una volta uscita dall’illegalità nel 1890, al congresso di Halle, questa cambiò nome in Sozialdemokratische Partei Deutschlands (SPD).
L’11 settembre del 1878 Lizzy, sul letto di morte, chiese come ultimo desiderio di unirsi in matrimonio con Friedrich, ateo convinto, che non poté far altro che sposarsi secondo il rito anglicano. Nello stesso anno Engels pubblica una delle sue più celebri opere, La scienza sovvertita del signor Eugen Dühring, detta anche Anti-Duhring. In questo libro Engels espone le tre leggi del materialismo dialettico: la trasformazione del cambiamento quantitativo in qualitativo, la compenetrazione degli opposti e la negazione della negazione. Una sezione fu pubblicata separatamente nel 1880: L'evoluzione del socialismo dall'utopia alla scienza. Nel 1880 Marx ed Engels furono chiamati in causa dal genero di Marx, Paul Lafargue, e da Jules Guesde circa la redazione del programma del Partito Operaio Francese (POF), che li vedeva alleati con i “possibilisti” (municipalisti) Benoît Malon e Paul Brousse, un’alleanza che poi non durò. In questa circostanza Marx dettò a Lafargue i Considerando da utilizzare come preambolo del programma del POF. Dopo la morte di Marx, Engels si trovò spesso al centro di tali richieste d’indirizzo politico, che ebbero il loro culmine con il Programma di Erfurt del 1891 e con il terzo Congresso della Seconda Internazionale nel 1893. Successivamente alla moglie di Marx, Jenny, morta nel 1881 di cancro (al cui funerale Engels partecipò, ma non Marx costretto a letto per una pleurite) arrivò il turno della figlia di Marx, Jenny Longuet, morta anch’ella di cancro nel gennaio del 1883. Marx si spense proprio nello stesso anno, il 14 marzo, a sessantaquattro anni.
Engels dedicò molto del suo tempo a diffondere e difendere l’opera ancora non pubblicata di Marx. Questo fu un lavoro arduo perché le carte di Marx sui cosiddetti volumi II e III de Il Capitale erano in uno stato di difficile interpretazione, per la calligrafia, il gergo, le abbreviazioni e le digressioni. Ci vollero due anni di duro lavoro, con l’aiuto di Karl Kautsky, Eduard Bernstein e Oskar Eisengarten per poter pubblicare il volume II. Mentre il volume III fu pubblicato nel 1894, un anno prima della morte di Engels. Nel 1927 l’istituto Marx-Engels di Mosca pubblicò Dialettica della Natura, composto da Engels dal 1872 al 1883. Questa era una collezione di appunti e note di Engels sugli sviluppi scientifici del suo tempo, e di elaborazioni filosofiche, come il concetto dialettico della “negazione della negazione”. Si dibatte ancora oggi su due punti. Primo, che negli ultimi anni Marx ed Engels stessero divergendo sulla questione tattico-teorica di come fondare il socialismo. Secondo, che l’opera divulgativa di Engels attraverso l’Anti-Duhring e L'evoluzione del socialismo dall'utopia alla scienza., più accessibili delle opere di Marx, e il tutoraggio di Engels diffusero la sua versione del marxismo che non era esattamente quella di Marx. Nel 1884 Engels pubblicò L’Origine della Famiglia, della proprietà privata e dello Stato, partendo dagli appunti di Marx sul libro dell’antropologo Lewis Henry Morgan La società antica, o ricerche sulle linee del progresso umano dallo stato selvaggio, attraverso la barbarie, alla civiltà del 1877, anche motivato dal voler confutare l’ipotesi di Karl Kautsky sulla gelosia sessuale. Engels aveva raffreddato i suoi rapporti con Kautsky proprio quando nel 1888 questi gli aveva annunciato di lasciare la moglie Louise Strasser, per una tale Luise Ronsperger. Per Engels la prima forma di oppressione di classe coincideva con la dominanza dell’uomo sulla donna. Con la parità promossa dal lavoro salariato per uomini e donne Engels auspicava anche l’abbandono della supremazia dell’uomo sulla donna, anche se era cosciente che la vera parità si sarebbe potuta ottenere solo con l’abolizione dello sfruttamento capitalista e del lavoro domestico, tradizionalmente accollato alla donna, grazie alla conversione di quest’ultimo in fatto sociale. Per esempio, il far crescere i bambini socialmente e non nel privato. Nell’agosto del 1888 Engels partì con l’amico chimico Carl Schorlemmer, Eleanor “Tussy” Marx e l’amico di lei, Edward Aveling, per New York. Lì vide il capitalismo più avanzato del tempo con i suoi pregi e i suoi difetti, ma tornò in Europa rinvigorito.
All’inizio del degli anni ‘90 dell’Ottocento il marxismo stava iniziando ad affermarsi come dottrina dominante nel movimento socialista internazionale. Probabilmente dove aveva attecchito meno era proprio l’Inghilterra, patria del cartismo e del laburismo fabiano. La Social Democratic Federation (SDF) fu fondata nel 1884 da Henry Hyndman, nonostante che questi fosse uno dei pochi a poter dire di aver letto Il Capitale, lo aveva letto in francese e si era successivamente inimicato Marx ed Engels plagiandoli nel suo England for All. Edward Aveling, l’amante di Eleanor “Tussy” Marx dal 1884, ebbe non poca influenza nella diffusione del marxismo in Inghilterra, ma allo stesso tempo anche nel modo di pensate di Engels sulle questioni britanniche. A Parigi erano stati organizzati due eventi: il Congresso dell’Internazionale dei Lavoratori (dato che la AIL o Prima Internazionale era ormai già defunta dal 1876) organizzato dai possibilisti francesi e dalla SDF britannica, e il Congresso dell’Internazionale Socialista del Lavoro, organizzata dagli impossibilisti francesi del POF.
Engels si prodigò per far partecipare i socialisti della SPD al congresso impossibilista. Nacque quindi nel luglio del 1889 la Seconda Internazionale. L’SPD non era più considerata illegale secondo le leggi repressive di Bismarck del 1878 e, proprio nel 1890, guadagnò quasi il 20% alle elezioni, ossia 35 deputati. Dopo la morte della vecchia domestica di Karl e Jenny Marx, Helene Demuth, madre del figlio illegittimo mai riconosciuto da Marx, la quale aveva trascorso i suoi ultimi anni a servizio di Engels, nel 1890 Louise Kautsky nata Strasser, ormai divorziata da Karl, andò a vivere con Engels. Engels confessò la vera paternità di Freddy, il figlio di Helene e Marx, solo sul letto di morte. Durante i preparativi del congresso di Erfurt, dove era chiaro che sarebbe stato approvato un nuovo programma rispetto a quello stilato al congresso di Gotha nel 1875, Kautsky pensò fosse una buona idea pubblicare sulla Neue Ziet una serie di articoli inerenti al nuovo programma scritti da Auer, Bebel, Bernstein e naturalmente Engels stesso. Engels però rifiutò perché troppo impegnato a lavorare sul materiale di Marx ancora da pubblicare. Tuttavia, Engels inviò Kautsky una lettera che era stata redatta proprio da Marx in merito al programma di Gotha, ovvero la ormai celeberrima Critica al Programma di Gotha. Questa avrebbe dovuta essere già nota a Ignaz Auer, August Bebel e Wilhelm Liebknecht. Ma in realtà almeno così non fu per Bebel, in prigione nel 1875. La pubblicazione della lettera scatenò un piccolo putiferio, ma legittimò la posizione di Kautsky come teorico del programma di Erfurt. Engels fece delle osservazioni e delle correzioni, ma solo una venne effettivamente apportata. Nonostante il generale accordo con Kautsky sul taglio teorico, dove questi cercava anche di scongiurare la tendenza fatalista e meccanicista che il marxismo rischiava di prendere, Engels reputò le richieste pratiche come “filistee” (una delle espressioni preferite di Engels a significare “vili, grette e senza ambizione”).
Anche sull’onda dell’entusiasmo per il Congresso di Parigi della Seconda Internazionale e per la vittoria elettorale tedesca della SPD, in Italia Filippo Turati si impegnò a fondare il Partito Socialista Italiano nel 1892, benché per motivi politici sarà denominato così solo tre anni dopo. Engels ebbe diversi contatti con i socialisti italiani. In primis, in quanto responsabile dei rapporti con diversi paesi (tra i quali l’Italia) come membro del Consiglio Centrale della Prima Internazionale. È celebre il suo rapporto epistolare con Carlo Cafiero e con Enrico Bignami; quest’ultimo con La Plebe aveva iniziato a divulgare le opere di Marx ed Engels in italiano. Fu sempre in contatto con Pasquale Martignetti, il principale traduttore delle loro opere in italiano. Dal 1890 fu contattato dal filosofo Antonio Labriola, che ormai si era avvicinato al materialismo storico. Quasi contemporaneamente fu contattato anche da Filippo Turati, che si proponeva di formare il partito socialista. Diverse lettere di Engels furono quindi pubblicate su Critica Sociale di Turati. A Zurigo nel 1893, in occasione del terzo congresso della Seconda Internazionale, Engels fu l’acclamatissimo ospite d’onore e tenne il discorso di chiusura, commemorando la figura di Marx.
Nella sfera privata Louise si risposò con il medico “draconiano” Ludwig Freyberger, del quale “Tussy” Marx aveva una pessima impressione, considerandolo tra le altre cose un antisemita. Questi sembra abbia convinto il vecchio Engels a lasciare la sua casa al numero 122 di Regent’s Park Road per una più spaziosa al numero 41 dove potesse meglio accomodare anche la nuova arrivata, la figlia di Louise e Ludwig. La salute di Engels si andava deteriorando già dal 1894: il Dott. Freyberger solo nel marzo del 1895 si accorse di un cancro all’esofago e alla laringe. Nel suo testamento Engels lasciava i tre quarti dei suoi averi alle sorelle Marx e il restante quarto a Louise Freyberger. Tutta la documentazione andò a Tussy. Engels si spense il 5 agosto del 1895 alle 10 di sera.
NOTE
[1] il Cartista fu un membro di un movimento politico-sociale britannico, composto prevalentemente da uomini della classe lavoratrice, il cui nome deriva dalla People's Charter (La Carta del Popolo), una petizione presentata nel 1838 alla Camera dei Comuni e firmata da oltre un milione di persone.
[2] Karl Theodor Ferdinand Grün (1818-1887), anche conosciuto con lo pseudonimo di Ernst von der Haid, fu un giornalista socialista e un teorico politico. Svolse un ruolo di primo piano nei movimenti politici radicali che precedettero la Rivoluzione del 1848 e poi partecipò lui stesso a tale rivoluzione. Era un conoscente di Heinrich Heine, Ludwig Feuerbach, Pierre-Joseph Proudhon, Karl Marx, Mikhail Bakunin e altre figure politiche radicali dell’epoca.
[3] Jenny Julia Eleanor Marx (1855-1898), talvolta chiamata Eleanor Marx o Eleanor Aveling, era nota familiarmente come “Tussy”. È stata un’attivista, una traduttrice e una sindacalista britannica. Era la figlia più giovane di Karl Marx e fu lei stessa una militante socialista. A volte lavorò come redattrice letteraria e fu molto attiva nel campo dei diritti delle donne. Nel corso della giovinezza intravide una carriera teatrale, prima di dedicarsi completamente alla pubblicazione degli scritti paterni.
(si ringrazia D.C. e Gian Maria per aver corretto la bozza)
Engels nasce il 28 novembre 1820 alle nove di sera nell’allora cittadina di Barmen, oggi un distretto urbano di Wuppertal, attraversata dal fiume Wupper, in una famiglia di industriali da tre generazioni. Il bisnonno, Johann Caspar, passò dall’allevamento allo sbiancamento dei filati di lino, diventando la sua una delle maggiori attività industriali di Barmen. Il nonno e il padre continuarono l’attività di Johann, espandendola. Friedrich Engels senior, il padre di Engels, si ingrandì ulteriormente entrando in società con i fratelli Ermen, olandesi, allargando l’attività alla filatura del cotone e aprendo industrie a Manchester, Barmen ed Engelskirchen, quest’ultima situata (come Barmen) nell’odierno stato federale della Renania Settentrionale-Vestfalia, regione peraltro confinante a sud con lo stato federale della Renania-Palatinato, dove si trova Treviri, la città natale di Marx.
La madre di Engels, Elise van Haar, proveniva da una famiglia di uomini di lettere, maestri, filologi e pastori protestanti. Elise ebbe non poca influenza nel promuovere lo sviluppo intellettuale e letterario del figlio. Engels ebbe un’infanzia agiata e felice. Ad ogni modo la sua famiglia e soprattutto l’ambiente in cui era cresciuto erano piuttosto puritani e bigotti. Engels frequentò la Stadtschule fino a quattordici anni e quindi il ginnasio di Elberfeld, oggi un altro distretto urbano di Wuppertal, ma venne fatto ritirare dal padre a diciassette anni per lavorare nell’attività familiare, anche perché preoccupato dalla esuberante creatività intellettuale del figlio.
Fu mandato a Brema per un apprendistato come impiegato in un ufficio di commercio internazionale. Qui trovò un ambiente più aperto e iniziò a interessarsi al romanticismo e ai movimenti politici patriottici come la Junges Deutschland (Giovane Germania), la Giovine Italia di Mazzini, la Young England (Giovane Inghilterra) di Lord John Manners e fu particolarmente attratto dalle opere anticonformiste di Percy Bysshe Shelley. Incominciò, sempre mentre era a Brema, a scrivere articoli per il Telegraph für Deutschland vicino alla Junges Deutschland. Nel 1839 Engels scrive le Lettere da Wuppertal per il Telegraph dove espone la decadenza delle condizioni di vita nella regione dove era nato. Sempre nel 1839, dopo la lettura de La vita di Gesù criticamente esaminata di David Friedrich Strauss, Engels dichiara di essersi avvicinato alla filosofia hegeliana. Nel 1841 lascia Brema e, dopo alcuni mesi a Barmen, si arruola per il servizio di leva che lo condurrà a Berlino. Qui incomincia a frequentare le lezioni universitarie di Friedrich von Schelling messo lì per contrastare la diffusione della filosofia hegeliana. Engels ammette in una lettera alla sorella che l’unica cosa di militare che lo riguardasse a Berlino era l’uniforme. Engels quindi passò dal romanticismo repubblicano della Junges Deutschland ai Giovani Hegeliani, tra i quali spiccavano i fratelli Bruno e Edgar Bauer.
Nel novembre del 1842 Engels fu quindi mandato a Manchester dal padre per occuparsi degli affari della Ermen & Engels, ma sulla strada si fermò a Colonia per visitare la redazione della Rheinische Zeitung, con la quale collaborava e dove da poco era diventato direttore Karl Marx. Nonostante Marx fosse già molto stimato nel circolo dei Giovani Hegeliani, anche da Engels, questi accolse Engels con freddezza e diffidenza perché aveva un contenzioso teorico con Edgar e Bruno Bauer sulla direzione da dare al giornale, e considerava Engels un loro probabile alleato. In quel periodo Engels cominciò una corrispondenza con Moses Hess che lo avvicinò al socialismo. Una volta a Manchester, Engels imparò in prima persona la natura economica che si celava dietro allo scontro tra due classi, quella dei borghesi e quella dei lavoratori. Sentì da subito di parteggiare per la seconda, nonostante appartenesse alla prima. Durante questi anni conobbe diversi Cartisti [1], ma principalmente la sua compagna Mary Burns, un’emigrata irlandese di umili origini, operaia presso la fabbrica del padre. Mary introdusse Engels alla realtà della vita degli emigrati irlandesi. Engels utilizzò questi due anni di esperienza per scrivere. La condizione della classe lavoratrice in Inghilterra, che verrà pubblicata in tedesco un anno dopo, nel 1845. Continuava anche la sua collaborazione con la Rheinische Zeitung, convincendo sempre più Marx del suo valore.
Nell’estate del 1844, sulla via del ritorno a Barmen, si recò in visita a Marx a Parigi dove si trattenne per dieci giorni. Marx aveva lasciato Colonia già nell’autunno del 1843 dietro pressioni russe e a Parigi aveva fondato, assieme ad Arnold Ruge, una rivista di radicali franco-tedeschi, i Deutsch–Französische Jahrbücher (Annali franco-tedeschi). Il primo ed unico numero uscì nel febbraio del 1844 e conteneva articoli di Marx quali: Sulla questione ebraica e Per la critica della filosofia del diritto di Hegel, e di Engels: Lineamenti di una critica dell’Economia Politica. Sembra che fu proprio questo articolo di Engels a far interessare Marx allo studio dell’economia politica. Engels ricorda che fu allora, nell’estate del 1844, che iniziò il sodalizio con il “Moro” (nomignolo di Karl Marx) essendo tra loro in accordo su tutti i temi teorici. Durante quei giorni lavorarono su Critica della critica critica: contro Bruno Bauer e soci, che, per ammissione dello stesso Engels, fu poi rielaborata da Marx per diventare principalmente opera sua e fu ribattezzata: La sacra famiglia ovvero Critica della critica critica. Contro Bruno Bauer e soci.
Una volta a Barmen, Engels attirò su di sé l’attenzione delle autorità per una sua apparizione pubblica con Hess, parlando contro la società capitalista. Questo mandò su tutte le furie il padre che cercò quindi di tagliargli i fondi. Engels lasciò la Prussia per andare da Marx che ora era esiliato in Belgio (era stato infatti espulso dalla Francia dietro pressioni prussiane nel febbraio del 1845). Siamo nel maggio del 1845. I due affrontarono un viaggio studio di pochi mesi in Inghilterra, dove entrarono anche in contatto con la Lega dei Giusti d’ispirazione blanquista, ovvero cospirazionista. Successivamente i due tornarono a Bruxelles dove lavorarono su L’ideologia tedesca, ma questa opera non vide mai la luce del sole in quanto non trovarono nessun editore disposto a stamparla. Fu pubblicata solo nel 1932. Nel 1846 costituirono anche il Comitato di Corrispondenza Comunista, che si distingueva dai blanquisti per non credere in un’insurrezione che nottetempo avrebbe portato al comunismo mediante la dittatura, ma, al contrario, nello sviluppo completo del potere borghese (e quindi del sistema capitalista) come tappa necessaria per creare le condizioni della rivoluzione socialista. Furono quindi accusati di gradualismo dai blanquisti della Lega dei Giusti, come Wilhelm Weitling e Herman Krieg. Questi furono, a loro volta, duramente criticati dialetticamente da Marx ed Engels che ormai si stavano affermando come i socialisti scientifici.
Destino non diverso spettò al filosofo francese, autodefinitosi “anarchico classico”, Pierre-Joseph Proudhon, il quale era stato ammirato dai due per gli scritti sulla proprietà del 1840, ma che in merito a una discussione su Karl Grün [2], seccò Marx a tal punto da portarlo a scrivere il celebre libello Miseria della Filosofia, un’aperta demolizione di Filosofia della Miseria dello stesso Proudhon. Engels interruppe ogni relazione con Hess, per altro in malo modo, coinvolto addirittura in una relazione amorosa con sua moglie. Nel giugno del 1847 Marx ed Engels entrarono a far parte della Lega dei Giusti, Engels si fece eleggere rappresentante della sezione di Parigi. Il nome fu cambiato in Lega dei Comunisti. A Engels fu richiesto di stilare una sorta di “catechismo rivoluzionario”, che apparve col titolo di Abbozzo della professione di fede comunista. Engels completò la seconda bozza della Professione nell’ottobre del 1847 e la intitolò Principi del comunismo, servendo come base per il Manifesto del Partito Comunista. Marx ne aveva esposto i principi durante il congresso di novembre della Lega dei Comunisti e quindi fu commissionata a lui e a Engels la redazione del Manifesto. Questo fu pubblicato nel febbraio del 1848.
Nello stesso periodo scoppiarono i famosi moti costituzionali in mezza Europa. Dopo la rivolta di Palermo toccò a Parigi che mise in fuga il re Luigi Filippo. In Belgio, dove si trovavano i due rivoluzionari, non erano più ospiti graditi e dovettero partire, scegliendo Parigi dove la rivoluzione stava prendendo piede. I due furono accolti a braccia aperte dal governo provvisorio, ma la loro attenzione volgeva verso la Germania. Scrissero appunto Le Richieste del Partito Comunista di Germania. La rivoluzione scoppiò in Prussia a marzo. Marx ed Engels, di trenta e ventotto anni rispettivamente, rientrarono a Colonia. Marx riprese a lavorare sulla Neue Rheinische Zeitung. Intanto i due si trovarono a dover fronteggiare i cosiddetti “veri socialisti” di Colonia, seguaci di Hess e Grün, come Andreas Gottschalk leader della rivoluzione di marzo a Colonia. Gottschalk era per la costruzione immediata del socialismo. Marx ed Engels, ovviamente, erano per la formazione di un governo costituzionale borghese siccome non si poteva pensare di instaurare il socialismo là dove non si era sviluppata ancora a pieno la borghesia. Mentre Marx rimase a Colonia a dirigere la Neue Rheinische Zeitung, Engels si diresse a Barmen. Le forze dell’ordine iniziarono a perseguitare la redazione della Neue Rheinische Zeitung. Engels fu costretto alla fuga e si rifugiò in Belgio, che lo ricacciò in Francia, da cui giunse in Svizzera a novembre, mentre Marx rimase in Colonia.
La rivolta scoppiò proprio a Elberfeld, luogo di origine di Engels, nel maggio del 1849. Engels non poté esimersi e si presentò al Comitato di Sicurezza Pubblica, il quale gli diede il compito di ispezionare le barricate. La sua sostituzione sulle barricate del tricolore tedesco con la bandiera rossa però non era andata giù al Comitato e ai cittadini, ed Engels fu costretto ad andarsene per evitare fraintendimenti sul carattere politico del movimento. Un altro mandato di cattura fu emanato a carico di Engels e la Neue Rheinische Zeitung fu chiusa. Marx ed Engels si rifugiarono nel sud ovest della Germania, nel Baden e nel Palatinato. Engels fu arrestato per un giorno e rilasciato sotto pressione di varie personalità comuniste. Marx riparò a Parigi mentre Engels si aggregò a 800 volontari che marciavano su Kaiserslautern. Qui partecipò in prima persona ai combattimenti, dei quali scrisse, una volta al sicuro in Svizzera, La campagna per la costituzione imperiale tedesca. Intanto Marx fu costretto all’esilio dal nuovo regime di Luigi Bonaparte, partendo per Londra. Engels si trovò anche lui a dover “mettere la testa a posto” tornando per necessità a lavorare per il padre a Manchester. Il padre di Engels, oltre a sentirsi in obbligo di aiutare il figlio, aveva un concreto interesse a mettere suo figlio a guardia dei suoi interessi in Inghilterra mentre i fratelli Ermen lì facevano il bello e cattivo tempo. Engels fu molto diligente nel suo lavoro e fece uso delle sue sicure entrate, come è noto, per sostenere economicamente Marx e la sua famiglia. Engels non fece pesare questo a Marx nemmeno una volta.
Nonostante le memorie di Eleanor “Tussy” Marx [3] facciano supporre altrimenti (si veda la prefazione di Rivoluzione e Controrivoluzione in Germania), Engels si faceva spesso carico di curare la traduzione e lo stile degli articoli di Marx, quando questi erano effettivamente scritti dallo stesso. La serie di articoli commissionati dal New York Daily Tribute a Marx, furono in larga parte scritti da Engels. La principale preoccupazione di Engels in quel periodo era che Marx completasse la sua opera economica, Il Capitale. Engels informava Marx regolarmente su dettagli di gestione industriale e Marx richiedeva spesso la consulenza di Engels su temi inerenti Il Capitale. In questo periodo i due si scrivevano pressoché ogni giorno. Nel 1850 si mise a lavorare su La guerra dei contadini in Germania che trattava della rivolta contadina del 1520.
Tentò di entrare nel Daily News come esperto militare, ma fu rifiutato per scrivere articoli troppo tecnici, più indicati per una rivista specializzata. Nello stesso periodo scrisse un pamphlet anonimo sulla guerra di indipendenza italiana, Po e Reno. Questo ebbe un gran successo anche se solo pochi, come Marx, conoscevano l’identità dell’autore, credendo invece che fosse stato scritto da un generale prussiano, da cui il soprannome di Engels: “il generale”. Nel 1863 la sua compagna Mary muore per un arresto cardiaco. La risposta di Marx alla notizia fu a dir poco fredda ed egoista. Engels ne fu molto colpito e ci mise cinque giorni per trovare le forze di protestare per tale insensibilità. Marx riconobbe quindi il suo egoismo con vergogna. Engels rispose che era contento di non aver perso in una volta la sua compagna e il suo miglior amico. Engels quindi iniziò una relazione con la sorella di Mary, Lizzy Burns. Marx non commise più lo stesso errore e da allora mostrò considerazione per Lizzy. Engels visitò l’Irlanda due volte: la prima con Mary nel 1856 e la seconda con Lizzy nel 1869.
Nell’ottobre del 1864 fu fondata a Londra l’Associazione Internazionale dei Lavoratori (AIL), in cui Marx ed Engels facevano parte del Consiglio Generale ed Engels ne era segretario per Belgio, Italia, Spagna, Portogallo e Danimarca. Engels conosceva molte lingue tra le quali il russo, il portoghese, lo spagnolo l’italiano e diversi dialetti tra i quali il catalano, il provenzale e il milanese. Rispondeva ai vari mittenti nella loro lingua. Antonio Labriola, che il tedesco lo sapeva bene, commenta proprio di quanto sia grato a Engels per prendersi la briga di scrivere in italiano. Mikhail Bakunin si offrì come delegato della AIL per l’Italia. Dopo un breve soggiorno a Firenze si stabilì a Napoli. Da subito iniziò a organizzare una sua Alleanza che poi cercò di intrufolare nella AIL. Soprattutto dopo la Comune di Parigi (1871) si acuì la diatriba tra Marx, Engels e Bakunin. Nell’estate del 1867 finalmente il primo Volume de Il Capitale vide la luce. La preparazione di quest’opera era stata tutt’altro che lineare, aveva ricevuto diverse battute di arresto, distrazioni, ritardi, ripensamenti. Era stata concepita inizialmente in sei volumi. Marx ne concluse uno mentre era in vita. Il secondo e terzo volume furono messi insieme, a partire da un cumulo di note disordinate, di difficile decifrazione e interpretazione, proprio da Engels negli anni che vanno dal 1883 al 1885 per il secondo volume, e dal 1885 fino al 1894, non senza interruzioni, per il terzo volume. Un quarto volume, Teorie del plusvalore, fu pubblicato poi a cura di Karl Kautsky nel 1905, anche se Engels gli aveva ritirato l’affido dopo che i loro rapporti si erano raffreddati. Se per i volumi postumi è certo che la loro pubblicazione si debba esclusivamente allo sforzo immane di Engels, non è esagerato dire che anche per il primo volume il contributo di Engels, sia materiale che intellettuale, fu fondamentale. Engels aveva riconosciuto già nei suoi anni berlinesi il genio di Marx, ma questo non gli impedì di essere un po’ la guida del filosofo di Treviri. L’immagine di Engels come umile gregario non è veritiera. Engels fu il principale finanziatore di Marx, ma, ne fu anche il precursore per quanto concerne il socialismo e lo studio dell’economia politica, e fu il suo riferimento anche per ogni cosa che concernesse l’economia aziendale.
Nel 1869 il contratto tra Engels e il socio in affari Gottfried Ermen si era concluso, Engels ottenne una buonuscita di 12.500 sterline (circa 1.2 milioni di sterline attuali). Engels era finalmente libero da obblighi professionali e si trasferì a Londra. La casa di Engels a Londra al numero 122 di Regent’s Park Road, a dieci minuti da quella di Marx, era sempre piena di visitatori da tutta Europa. Durante la guerra franco-prussiana del 1870 riuscì a fare uno scoop sulle manovre delle truppe prussiane e predire la sconfitta francese di Sedan. A questa sconfitta di Luigi Bonaparte seguì la Comune di Parigi che fu spazzata via dal governo provvisorio francese proprio grazie all’aiuto prussiano. A Marx fu chiesto di scriverne un commento che è raccolto ne La Guerra civile in Francia. Engels stilò l’Almanacco Repubblicano in risposta agli anarchici. Al Congresso dell’Aja nel 1872, Bakunin e i cosiddetti “alleanzisti” furono espulsi dalla AIL che si trasferì poi a New York, ma che finì di esistere solo quattro anni più tardi. Nel 1875 si tenne a Gotha il congresso costitutivo della Sozalistiche Arbeiter Partei Deutschland, che univa il partito di Ferdinand Lassalle con quello di August Bebel e Wilhelm Liebknecht. Engels fu molto duro con Bebel per aver compromesso la linea del partito con le falle teoriche introdotte da Lassalle. Marx stilò La Critica al Programma di Gotha, che, come vedremo, fu pubblicata proprio per volere di Engels nel 1891. Nel 1878 Bismarck emanò leggi che vietavano alle organizzazioni socialiste di esistere, obbligando la Sozialdemokratische Arbeiterpartei Deutschlands all’illegalità. Una volta uscita dall’illegalità nel 1890, al congresso di Halle, questa cambiò nome in Sozialdemokratische Partei Deutschlands (SPD).
L’11 settembre del 1878 Lizzy, sul letto di morte, chiese come ultimo desiderio di unirsi in matrimonio con Friedrich, ateo convinto, che non poté far altro che sposarsi secondo il rito anglicano. Nello stesso anno Engels pubblica una delle sue più celebri opere, La scienza sovvertita del signor Eugen Dühring, detta anche Anti-Duhring. In questo libro Engels espone le tre leggi del materialismo dialettico: la trasformazione del cambiamento quantitativo in qualitativo, la compenetrazione degli opposti e la negazione della negazione. Una sezione fu pubblicata separatamente nel 1880: L'evoluzione del socialismo dall'utopia alla scienza. Nel 1880 Marx ed Engels furono chiamati in causa dal genero di Marx, Paul Lafargue, e da Jules Guesde circa la redazione del programma del Partito Operaio Francese (POF), che li vedeva alleati con i “possibilisti” (municipalisti) Benoît Malon e Paul Brousse, un’alleanza che poi non durò. In questa circostanza Marx dettò a Lafargue i Considerando da utilizzare come preambolo del programma del POF. Dopo la morte di Marx, Engels si trovò spesso al centro di tali richieste d’indirizzo politico, che ebbero il loro culmine con il Programma di Erfurt del 1891 e con il terzo Congresso della Seconda Internazionale nel 1893. Successivamente alla moglie di Marx, Jenny, morta nel 1881 di cancro (al cui funerale Engels partecipò, ma non Marx costretto a letto per una pleurite) arrivò il turno della figlia di Marx, Jenny Longuet, morta anch’ella di cancro nel gennaio del 1883. Marx si spense proprio nello stesso anno, il 14 marzo, a sessantaquattro anni.
Engels dedicò molto del suo tempo a diffondere e difendere l’opera ancora non pubblicata di Marx. Questo fu un lavoro arduo perché le carte di Marx sui cosiddetti volumi II e III de Il Capitale erano in uno stato di difficile interpretazione, per la calligrafia, il gergo, le abbreviazioni e le digressioni. Ci vollero due anni di duro lavoro, con l’aiuto di Karl Kautsky, Eduard Bernstein e Oskar Eisengarten per poter pubblicare il volume II. Mentre il volume III fu pubblicato nel 1894, un anno prima della morte di Engels. Nel 1927 l’istituto Marx-Engels di Mosca pubblicò Dialettica della Natura, composto da Engels dal 1872 al 1883. Questa era una collezione di appunti e note di Engels sugli sviluppi scientifici del suo tempo, e di elaborazioni filosofiche, come il concetto dialettico della “negazione della negazione”. Si dibatte ancora oggi su due punti. Primo, che negli ultimi anni Marx ed Engels stessero divergendo sulla questione tattico-teorica di come fondare il socialismo. Secondo, che l’opera divulgativa di Engels attraverso l’Anti-Duhring e L'evoluzione del socialismo dall'utopia alla scienza., più accessibili delle opere di Marx, e il tutoraggio di Engels diffusero la sua versione del marxismo che non era esattamente quella di Marx. Nel 1884 Engels pubblicò L’Origine della Famiglia, della proprietà privata e dello Stato, partendo dagli appunti di Marx sul libro dell’antropologo Lewis Henry Morgan La società antica, o ricerche sulle linee del progresso umano dallo stato selvaggio, attraverso la barbarie, alla civiltà del 1877, anche motivato dal voler confutare l’ipotesi di Karl Kautsky sulla gelosia sessuale. Engels aveva raffreddato i suoi rapporti con Kautsky proprio quando nel 1888 questi gli aveva annunciato di lasciare la moglie Louise Strasser, per una tale Luise Ronsperger. Per Engels la prima forma di oppressione di classe coincideva con la dominanza dell’uomo sulla donna. Con la parità promossa dal lavoro salariato per uomini e donne Engels auspicava anche l’abbandono della supremazia dell’uomo sulla donna, anche se era cosciente che la vera parità si sarebbe potuta ottenere solo con l’abolizione dello sfruttamento capitalista e del lavoro domestico, tradizionalmente accollato alla donna, grazie alla conversione di quest’ultimo in fatto sociale. Per esempio, il far crescere i bambini socialmente e non nel privato. Nell’agosto del 1888 Engels partì con l’amico chimico Carl Schorlemmer, Eleanor “Tussy” Marx e l’amico di lei, Edward Aveling, per New York. Lì vide il capitalismo più avanzato del tempo con i suoi pregi e i suoi difetti, ma tornò in Europa rinvigorito.
All’inizio del degli anni ‘90 dell’Ottocento il marxismo stava iniziando ad affermarsi come dottrina dominante nel movimento socialista internazionale. Probabilmente dove aveva attecchito meno era proprio l’Inghilterra, patria del cartismo e del laburismo fabiano. La Social Democratic Federation (SDF) fu fondata nel 1884 da Henry Hyndman, nonostante che questi fosse uno dei pochi a poter dire di aver letto Il Capitale, lo aveva letto in francese e si era successivamente inimicato Marx ed Engels plagiandoli nel suo England for All. Edward Aveling, l’amante di Eleanor “Tussy” Marx dal 1884, ebbe non poca influenza nella diffusione del marxismo in Inghilterra, ma allo stesso tempo anche nel modo di pensate di Engels sulle questioni britanniche. A Parigi erano stati organizzati due eventi: il Congresso dell’Internazionale dei Lavoratori (dato che la AIL o Prima Internazionale era ormai già defunta dal 1876) organizzato dai possibilisti francesi e dalla SDF britannica, e il Congresso dell’Internazionale Socialista del Lavoro, organizzata dagli impossibilisti francesi del POF.
Engels si prodigò per far partecipare i socialisti della SPD al congresso impossibilista. Nacque quindi nel luglio del 1889 la Seconda Internazionale. L’SPD non era più considerata illegale secondo le leggi repressive di Bismarck del 1878 e, proprio nel 1890, guadagnò quasi il 20% alle elezioni, ossia 35 deputati. Dopo la morte della vecchia domestica di Karl e Jenny Marx, Helene Demuth, madre del figlio illegittimo mai riconosciuto da Marx, la quale aveva trascorso i suoi ultimi anni a servizio di Engels, nel 1890 Louise Kautsky nata Strasser, ormai divorziata da Karl, andò a vivere con Engels. Engels confessò la vera paternità di Freddy, il figlio di Helene e Marx, solo sul letto di morte. Durante i preparativi del congresso di Erfurt, dove era chiaro che sarebbe stato approvato un nuovo programma rispetto a quello stilato al congresso di Gotha nel 1875, Kautsky pensò fosse una buona idea pubblicare sulla Neue Ziet una serie di articoli inerenti al nuovo programma scritti da Auer, Bebel, Bernstein e naturalmente Engels stesso. Engels però rifiutò perché troppo impegnato a lavorare sul materiale di Marx ancora da pubblicare. Tuttavia, Engels inviò Kautsky una lettera che era stata redatta proprio da Marx in merito al programma di Gotha, ovvero la ormai celeberrima Critica al Programma di Gotha. Questa avrebbe dovuta essere già nota a Ignaz Auer, August Bebel e Wilhelm Liebknecht. Ma in realtà almeno così non fu per Bebel, in prigione nel 1875. La pubblicazione della lettera scatenò un piccolo putiferio, ma legittimò la posizione di Kautsky come teorico del programma di Erfurt. Engels fece delle osservazioni e delle correzioni, ma solo una venne effettivamente apportata. Nonostante il generale accordo con Kautsky sul taglio teorico, dove questi cercava anche di scongiurare la tendenza fatalista e meccanicista che il marxismo rischiava di prendere, Engels reputò le richieste pratiche come “filistee” (una delle espressioni preferite di Engels a significare “vili, grette e senza ambizione”).
Anche sull’onda dell’entusiasmo per il Congresso di Parigi della Seconda Internazionale e per la vittoria elettorale tedesca della SPD, in Italia Filippo Turati si impegnò a fondare il Partito Socialista Italiano nel 1892, benché per motivi politici sarà denominato così solo tre anni dopo. Engels ebbe diversi contatti con i socialisti italiani. In primis, in quanto responsabile dei rapporti con diversi paesi (tra i quali l’Italia) come membro del Consiglio Centrale della Prima Internazionale. È celebre il suo rapporto epistolare con Carlo Cafiero e con Enrico Bignami; quest’ultimo con La Plebe aveva iniziato a divulgare le opere di Marx ed Engels in italiano. Fu sempre in contatto con Pasquale Martignetti, il principale traduttore delle loro opere in italiano. Dal 1890 fu contattato dal filosofo Antonio Labriola, che ormai si era avvicinato al materialismo storico. Quasi contemporaneamente fu contattato anche da Filippo Turati, che si proponeva di formare il partito socialista. Diverse lettere di Engels furono quindi pubblicate su Critica Sociale di Turati. A Zurigo nel 1893, in occasione del terzo congresso della Seconda Internazionale, Engels fu l’acclamatissimo ospite d’onore e tenne il discorso di chiusura, commemorando la figura di Marx.
Nella sfera privata Louise si risposò con il medico “draconiano” Ludwig Freyberger, del quale “Tussy” Marx aveva una pessima impressione, considerandolo tra le altre cose un antisemita. Questi sembra abbia convinto il vecchio Engels a lasciare la sua casa al numero 122 di Regent’s Park Road per una più spaziosa al numero 41 dove potesse meglio accomodare anche la nuova arrivata, la figlia di Louise e Ludwig. La salute di Engels si andava deteriorando già dal 1894: il Dott. Freyberger solo nel marzo del 1895 si accorse di un cancro all’esofago e alla laringe. Nel suo testamento Engels lasciava i tre quarti dei suoi averi alle sorelle Marx e il restante quarto a Louise Freyberger. Tutta la documentazione andò a Tussy. Engels si spense il 5 agosto del 1895 alle 10 di sera.
NOTE
[1] il Cartista fu un membro di un movimento politico-sociale britannico, composto prevalentemente da uomini della classe lavoratrice, il cui nome deriva dalla People's Charter (La Carta del Popolo), una petizione presentata nel 1838 alla Camera dei Comuni e firmata da oltre un milione di persone.
[2] Karl Theodor Ferdinand Grün (1818-1887), anche conosciuto con lo pseudonimo di Ernst von der Haid, fu un giornalista socialista e un teorico politico. Svolse un ruolo di primo piano nei movimenti politici radicali che precedettero la Rivoluzione del 1848 e poi partecipò lui stesso a tale rivoluzione. Era un conoscente di Heinrich Heine, Ludwig Feuerbach, Pierre-Joseph Proudhon, Karl Marx, Mikhail Bakunin e altre figure politiche radicali dell’epoca.
[3] Jenny Julia Eleanor Marx (1855-1898), talvolta chiamata Eleanor Marx o Eleanor Aveling, era nota familiarmente come “Tussy”. È stata un’attivista, una traduttrice e una sindacalista britannica. Era la figlia più giovane di Karl Marx e fu lei stessa una militante socialista. A volte lavorò come redattrice letteraria e fu molto attiva nel campo dei diritti delle donne. Nel corso della giovinezza intravide una carriera teatrale, prima di dedicarsi completamente alla pubblicazione degli scritti paterni.
(si ringrazia D.C. e Gian Maria per aver corretto la bozza)
Comments
Post a Comment